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SULLA FAGLIA, un lungo cammino per fare memoria di comunità.
Quali sono le cose che vi piacciono di più di un lungo cammino?Ognuno avrà certamente le proprie risposte e preferenze. A me personalmente piace il fatto di stare tutto il giorno all’aperto, immergermi nel paesaggio e scoprire luoghi che non avrei mai visto altrimenti. Scoprirli a piedi, centimetro per centimetro, coprire tutta la distanza che separa un luogo dall’altro, anche quella apparentemente vuota dove sembra non ci sia nulla di importante da vedere. Mi sono inoltre sempre piaciuti gli incontri…
Fontanelle del respiro – F. Arminio
Fontanelle del respiro Io abito il mio corpo come si abita una casa sospesa sulla frana. Scrivere è un modo per tenere a bada il pericolo, la perenne emergenza su cui è fondata la mia vita. La scrittura fa la spola tra i mali veri e presunti del mio corpo e tra i mali veri e presunti della mia terra. Terra e carne quasi si confondono e il corpo si fa paesaggio e il paesaggio prende corpo. La paesologia non…
Insicurezza – Erling Kagge
Per sei anni ho fatto solo camminate molto lunghe. Ho raggiunto il Polo Nord, il Polo Sud e la vetta dell’Everest. Anche gli scalatori camminano. Dapprima in montagna, poi tra burroni scoscesi. Avevo venticinque anni quando ho cominciato e trentuno quando ho sentito la voglia di percorrere distanze più brevi. In quegli anni ho imparato molto sull’arte di godere con poco. Camminare ha a che vedere con le piccole gioie. Più la camminata è lunga, più è importante viaggiare leggeri.…
Perdersi – Erling Kagge
Può sembrare esagerato suggerire a qualcuno di prendere la strada sbagliata, o di perdersi, ma può essere anche un buon consiglio. Quelle camminate me le ricordo bene. Nell’autunno del 1987 percorrevo con la mia ragazza il versante destro dello Jotunheimen e, lungo la strada, decidemmo di scalare lo Store Skagastolstind, la terza cima più alta della Norvegia. Lei era una scalatrice esperta e avrebbe guidato entrambi alla vetta. Arrivati quasi in cima, però, fummo sorpresi da nebbia e nevischio. C’erano…
Fulgore invernale – H. Hesse
Erano ormai quattro notti e tre giorni che la neve cadeva senza sosta, una buona neve, a piccoli fiocchi e resistente, che nel corso dell’ultima notte era congelata e diventata dura come vetro. Chi non aveva spazzato e spalato ogni giorno davanti alla propria porta si trovava adesso in stato d’assedio, ed era costretto a zappare per liberare l’ingresso, la porta e la finestra della cantina. Questo era accaduto a diverse persone in paese, che armeggiavano brontolando davanti alle loro…
Azzurra lontananza – H. Hesse
Negli anni della mia giovinezza mi sono trovato spesso, da solo, in alta montagna; i miei occhi indugiavano a lungo in lontananza, sui vapori trasfigurati delle ultime alture dietro le quali il mondo naufragava in una profonda azzurra bellezza. Tutto l’amore della mia giovane anima ardente confluiva in una grande nostalgia e si mutava in lacrime, mentre gli occhi bevevano affascinati quella soave azzurra lontananza. La vicinanza del paesaggio natio mi pareva fredda, dura e chiara, senza profumo né, mistero,…
Non abbandonarmi
Questo articolo partecipa al Blogger Contest 2020 di Altitudini.it Da dove si comincia? Col primo passo. Il primo di una lunga, sterminata serie. Quello che a volte è il più difficile da compiere. Quello che fa varcare la soglia tra la porta di casa e l’esterno per portarci chissà dove, in luoghi mai visitati, inaspettati, inimmaginati. Si chiudono i battenti e con questo gesto ci si allontana dal rassicurante ambiente domestico, si mette fine alle certezze quotidiane e ai movimenti…
I luoghi raccontano – D. Cellini
I luoghi raccontano, a voce alta, o sottovoce, la loro storia. […] Le loro essenze si respirano appena li attraversiamo, o se vi sostiamo, o se decidiamo di fermarci lì per un po’. […] E’ possibile sentire e percepire l’atmosfera che regna e sovrasta una determinata località. L’anima di un luogo risente della sua stessa storia, degli eventi che l’hanno attraversato. Così ogni locus origina una sua memoria, a volte manifesta in altri casi latente, sopita, letargica. […] Rallentando il…
Silenzi – F. Gros
Poiché esistono tante solitudini, esistono tanti silenzi. Si cammina sempre in silenzio. Certo, da principio – non appena si lasciano le vie, le strade, gli spazi pubblici (tutta quella velocità, quei colpi: il calpestio di migliaia di passi, la confusione delle urla, delle voci, dei mormorii, il rumore stridulo dei motori) – c’è l’evidenza ritrovata del silenzio, in primo luogo come trasparenza. Tutto è calmo, attento e tutto riposa. E si è chiuso con il cicaleccio del mondo, con le…
Un lungo cammino
Questo scritto ha partecipato al concorso di piccole scritture dell’Associazione Lunghi Cammini.E’ stato selezionato tra i vincitori Un lungo cammino.Nasce un giorno, in un luogo qualsiasi. Inizia per scelta oppure per caso. Viene alla luce sotto i migliori auspici o facendosi strada come erba tra le crepe dell’asfalto. Ultime spiagge, tuffi nel vuoto, rinascite. Un filo si dipana tra i saliscendi dei sentieri, si distende nelle pianure e tra i campi di grano. Caldi pomeriggi d’estate, terra brulla sotto i…
Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 4
28 Agosto 2020 Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 4. Ultimo tratto, la parte che dicono essere la più dura, un lungo sentiero verticale che dai 1630 metri del rifugio Treviso, porta in alto al Passo Canali. Da qui un vasto altipiano di roccia granitica conduce al Rifugio Rosetta a 2578 metri. Il tempo è instabile e dicono che potrebbe piovere nel pomeriggio, si deve partire presto. La montagna non va mai sottovalutata, impone rispetto e massima attenzione. Gli…
Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 3
27 Agosto 2020 Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 3. Oggi il percorso è diretto all’ultimo rifugio, il Treviso a 1630 metri, e ancora una volta è praticamente tutto in discesa. Inizio a camminare baldanzosa e sorridente vedendo che la strada non presenta difficoltà, ma presto la musica cambia e mi ritrovo a dover passare su alcuni punti scoperti forse anche peggiori di quelli del primo giorno: il cerchio si chiude e a me si chiude lo stomaco. Mi…
Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 2
26 Agosto 2020 Tra le Pale di San Martino, Dolomiti. Dopo un’abbondante e gustosa colazione ci mettiamo in marcia verso il Rifugio Pradidali, a 2278 metri, avanzando per una discesa poco impegnativa. Dal deserto di roccia emerge, qua e là, qualche ciuffetto d’erba con dei teneri fiorellini. Paiono decorazioni disposte da mano femminile per impreziosire il paesaggio aspro e virile. A un certo punto ci imbattiamo in un incredibile cimitero di lattine e scatolette di metallo completamente arrugginite: alcune sono irriconoscibili,…
Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 1
25 Agosto 2020 Verso le Pale di San Martino, Dolomiti. La mattina della partenza ci svegliamo alle 6, consumiamo una frugale colazione e montiamo in macchina. Da Milano affrontiamo 4 ore di viaggio che passano velocemente, con l’ambiente circostante che, un po’ per volta, si libera dal cemento per accogliere la vegetazione di alta quota. Mi viene in mente “Shining”, la strepitosa scena iniziale, ripresa dall’alto, in cui la macchina corre lungo la strada che si inerpica su per la…
Alla ricerca di un senso a questi giorni
Tra le migliaia di parole pronunciate in queste ultime settimane rispetto a ciò che sta succedendo in Italia e nel mondo abbiamo deciso di scegliere queste di Ivo Lizzola – Professore di Pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità e della devianza presso l’Università degli Studi di Bergamo. Parole in cui ci riconosciamo e identifichiamo completamente. Intervista a Ivo Vizzola, Università degli Studi di Bergamo. Alla ricerca di un senso a questi giorni L’incertezza ci è entrata dentro, prima ci…
Passi decisi, pesanti, liberati.
21/03/2020Al lavoro vado a piedi. Per farlo porto con me un lasciapassare che indica l’indirizzo del luogo di destinazione, oltre a quello di residenza. Ci sono scritti anche gli orari di inizio e di fine e la mia mansione. Passeggiare liberamente per strada non è permesso. Questi passi che compio per raggiungere il lavoro non sono certo spensierati e liberi. Piuttosto sono decisi, a volte pesanti. Attraverso Corso Buenos Aires, poi Loreto, Via Andrea Costa, Via Casoretto. Vorrei fosse più…
2 Km e 200 m. Casa – Lavoro.
Mi chiedevate notizie dalla Lombardia e da Milano e se stessi bene. Vi ringrazio. Ci sono tante cose che mi colpiscono in questi giorni e tante quelle che avrei voluto scrivere. Milano è cambiata repentinamente. Non solo le strade che da affollate sono diventate semideserte e coi negozi spenti. C’è molto silenzio, soprattutto di sera. Un silenzio a cui non si è abituati e che di solito è riempito dal rumore delle auto, dal chiacchericcio dei capannelli di persone giù…
EMERGENZA CORONAVIRUS
In questo momento di emergenza coronavirus, le tue scelte finiscono per avere ricadute sugli altri. Per questo è importante la tua responsabilità nel seguire le direttive del Dpcm dell’8 marzo (art.3, comma 1, lettera c): “si raccomanda di limitare gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari”.
LinC – Lombardia in Cammino
LinC, Lombardia in Cammino è un progetto nato negli ultimi mesi del 2019 e finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Lombardia. Tra i suoi obbiettivi: sistematizzare le informazioni, comunicare, coinvolgere i territori e le associazioni.
Il Circolo H.D.Thoreau, camminanti scrittori
Camminare resta il modo più umano per fare esperienza della natura o meglio, come scrive Duccio Demetrio, della terra, al di là di ogni metafora. Camminare stimola il pensiero e la scrittura. All’interno di questo quadro filosofico il Circolo H.D. Thoreau della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, promuove il gesto del camminare in natura e dello scrivere di sé e della natura stessa.
Io cammino in Italia
“Io cammino in Italia” è la campagna promossa dall’Associazione Movimento Lento e da numerosi altri partner a sostegno del nostro paese in epoca di Coronavirus. In questo momento di criticità dove l’apprensione trasforma le nostre vite e abitudini è necessario rialzarsi e camminare.
Da casa a casa
Da casa a casa, il lungo Cammino di Paola e Ivano.È il primo di marzo. Qui a Milano piove. Ultimamente l’aria è un po’ pesante e la città è assopita e contratta, circola parecchia apprensione. Sono le 7.30 e dai portici della Galleria Vittorio Emanuele II, il Duomo di fronte, aspetto Paola e Ivano per accompagnarli e condividere una piccola parte del loro lungo cammino. Non c’è nessuno qui a parte qualche senza tetto che, davanti al bar Motta, cerca…
Come organizzare un Cammino di Santiago? 10 siti utili.
In questo articolo vi guiderò tra le migliori fonti dove reperire informazioni per organizzare un Cammino di Santiago.
Voltandomi indietro – P. Roth
«Oggi, ogni tanto, voltandomi indietro, ripenso alla mia vita come un lungo discorso che ho ascoltato. La retorica a volte è originale, a volte piacevole, a volte inconsistente (il discorso dell’incognito) a volte maniacale, a volte pratica, a volte come l’improvvisa puntura di un ago, e io l’ascolto da tempo immemorabile: come pensare, come non pensare; come comportarsi, come non comportarsi; chi detestare e chi ammirare; cos’abbracciare e quando scappare; cos’è entusiasmante, cos’è massacrante, cos’è lodevole, cos’è superficiale, cos’è sinistro,…
La bellezza del camminare
Quale viaggio è più autentico del Cammino a piedi? Chi decide di camminare si abbandona alla libertà, s’inoltra nell’aperto. Lascia la fissità ammaliante dello schermo, interrompe l’artificiosa immobilità cui è consegnata oggi la condizione umana per scegliere quel gesto così naturale. Articolo di Donatella Di Cesare – L’Espresso 18 agosto 2019
7 viaggi a piedi da ricordare + 1
Il racconto di un viaggio a piedi mi coinvolge quando diventa emozionante, fuori dagli schemi e, quando possibile, anche fuori dai percorsi ordinari e perfettamente tracciati.
Pellegrini a Santiago: i dati del 2019
Il turismo è cambiato. Non si cerca più una destinazione ma un’esperienza. Questo è ciò che un percorso a piedi tra borghi, città, paesaggi e persone può offrire.
Per scrivere poesia – R. M. Rilke
«Bisognerebbe saper attendere e raccogliere, per una vita intera e possibilmente lunga, senso e dolcezza, e poi, proprio alla fine, si potrebbero forse scrivere dieci righe valide. Perché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si acquistano precocemente), sono esperienze. Per scrivere un verso bisogna vedere molte città, uomini e cose, bisogna conoscere gli animali, bisogna capire il volo degli uccelli e comprendere il gesto con cui i piccoli fiori si schiudono al mattino. Bisogna saper ripensare…
Forse era solo il vento
Noi stiamo qui tra i raggi di sole, radicati alla Terra. Fermi e pazienti ad aspettare. Il racconto di Daniele per altitudini.it
Sopravvissuto
“La Grande Estinzione. Immaginare ai tempi del collasso”. Questo è il saggio di Matteo Meschiari a cui si ispira il tema di Blogger Contest 2019 di Altitudini.it: immaginare come forma di resistenza, come lotta creativa, verso un piano collettivo capace di salvare tutti. Questo il racconto di Valeria.
Mappa dei «Posti Sinceri» di Milano
Un tempo la scighera ammantava le strade, le cose, la gente, rendendo irreale la città. Milano era senza confini, così nelle osterie la lingua franca era il milanese e gli avventori si confondevano tra di loro.
Camminare a Milano: Botteghe Storiche #3
Milano è anche qui e molto più oltre come ad esempio lungo Viale Monte Ceneri dove, all’ombra del Ponte della Ghisolfa si susseguono attività commerciali di ogni genere e tipo.
Mappa delle Botteghe Storiche di Milano 2019
L’11 novembre scorso sono state proclamate, dal Sindaco Sala, 60 nuove botteghe storiche. Al momento, sono 549 le attività inserite all’interno dell’albo delle “Botteghe Storiche”. Sono due i criteri fondamentali per avere questo riconoscimento:– che l’esercizio sia attivo da almeno 50 anni nel medesimo comparto merceologico– che conservi totalmente o in parte i caratteri costruttivi, decorativi e di interesse storico o architettonico originali.C’è un po’ di tutto tra le botteghe storiche: dai panifici ai bar, dai ristoranti ai negozi di giocattoli o abbigliamento. Ci…
Camminare a Milano: Botteghe Storiche #2
Quando esco per camminare non so mai bene cosa aspettarmi e dove mi porterà la strada. E’ come visitare questi luoghi per la prima volta anche se li ho percorsi molto spesso in auto. A piedi è diverso.
Punti Accapo, un cammino autobiografico.
Si dice che per vedere un bel tramonto servano le nuvole, in modo che i mille colori del sole calante possano riflettersi su di esse e dipingere il cielo. Di nuvole, in questo viaggio, ce ne sono state abbastanza per regalare un tramonto memorabile.
Camminare a Milano: Botteghe Storiche #1
Le viette di un isolato con case basse conducono ad una strada di medie dimensioni che sfocia in una piazza con un grande monumento, si gira l’angolo e si è già in centro: gli edifici diventano alti e signorili, i bar di quartiere boutique.
Notturni #3
Ripa di Porta Ticinese, un ponticello carrabile che unisce le due sponde del Naviglio Pavese è il confine tra l’Alzaia dei pub, dei ristoranti e della movida con l’Alzaia residenziale fatta di palazzine, officine, negozi comuni di quartiere.
La gioia del vagare senza meta
Non c’è della bellezza anche nella decadenza, nei binari della ferrovia, in un murales, in un vicolo buio? Allenare lo sguardo per generare racconti, creare bellezza, suscitare emozioni dentro di sé. Il camminare svagati, senza meta, aiuta. Anche in città. Anche in periferia. Questa è flanerie, ovvero l’arte di andare a passeggio.
Notturni #2
A Milano ci sono cose che non ci sono nonostante ci sia quasi tutto. Cose che non ci sono nemmeno di mattina presto.
Botteghe storiche di Milano
Ci sono 60 botteghe storiche in più a Milano nel 2019. Le andrò a vedere tutte tracciando nuove passeggiate cittadine
Di Gubbio e dell’accoglienza
Accoglienza, una delle mie parole preferite. A volte capita di incontrarla.
Flânerie
La flânerie è l’arte di perdersi e vagabondare senza meta per aprirsi alla sorpresa e alla meraviglia dell’incontro con il mondo esterno.
Notturni #1
Alle 5.30 di mattina il cielo è ancora buio. Forse diventerà azzurro o forse grigio, lo saprò tra qualche ora. Ho puntato la sveglia per uscire a camminare.
Amici
Uno degli aspetti più belli del Cammino è che, inevitabilmente, si conoscono molte persone. Alcune di loro, oltre a diventare graditi compagni di viaggio, negli anni si rivelano veri e propri amici
Milano Montagna
BASE è uno spazio pubblico per la cultura del Comune di Milano. Mi aggiro nel grande salone interno, l’atmosfera è quella di sempre. Ci sono studenti intenti a preparare qualche esame, qualcuno che lavora e altri che, come me, sono qui a curiosare.
Camminare è un gesto sovversivo
Il mondo è organizzato in modo da tenerci il più possibile seduti. Per governi e imprese è più facile controllarci finché siamo seduti. Camminare può rivoluzionare un’intera nazione. Quando leggo la storia francese, ho l’impressione che ogni rivolta sia cominciata con un gruppo di dimostranti che attraversava a piedi una città.
“Camminare” di Hermann Hesse
Nel racconto dei viaggi, anche di quelli in città d’arte come Firenze, non ci sono monumenti, architetture, attrazioni turistiche ma pesci rossi, laghetti e giardini. La bellezza è qui, “nulla dà altrettanta gioia come gli ingenui momenti che mi sono concesso in compagnia di nuvole, alberi, bambini e animali”.
Guida alla Via Ghibellina
La Via Ghibellina è selvaggia, stupenda e difficile. Ci passa poca gente, due camminatori a settimana. Qualche volta, arrivano escursionisti in gruppo.
Mini Guide
Appunti e suggestioni, tracce GPS, qualche consiglio e considerazione su alcuni dei nostri Cammini preferiti. In fondo, per iniziare a camminare cosa serve? Compiere il primo passo.
Guida alla Via Serrana | Gibilterra – Siviglia
Si attraversa tutta la Sierra de Grazalema, un’oasi collinare verdissima e ricca d’acqua nell’arida pianura Andalusa. Si cammina per sentieri boscosi tra enormi alberi di quercia e di sughero ad un’altezza compresa tra i 400 e i 1000 slm. Capita spesso di superare un colle e vedere, su quello di fronte, ergersi un piccolo paese o una cittadina. Li chiamano pueblos blancos
Le frecce rosse sul Cammino Portoghese
Sul Cammino Portoghese esistono le frecce gialle che conducono a Santiago, poi si trovano le frecce blu che da Tomar portano a Fatima. Quelle rosse, che pochi conoscono, guidano verso un luogo magico
Il Cammino di Geira e Arrieiros
La Via Romana, conosciuta anche come VIA XVIII, Via Nova o Geira, è una strada romana che collega Braga (Bracara Augusta, capitale dell’ex provincia dell’Impero Romano della Gallaecia, composta allora da Portogallo settentrionale, Galizia e parte delle Asturie) ad Astorga (Asturica Augusta).
La Verna – Pieve Santo Stefano
Uno degli spettacoli della natura più belli che ho potuto osservare sono stati i cespugli di ginestre di cui era disseminato soprattutto l’ultimo tratto del percorso