
Questo scritto ha partecipato al concorso di piccole scritture
dell’Associazione Lunghi Cammini.
E’ stato selezionato tra i vincitori
Un lungo cammino.
Nasce un giorno, in un luogo qualsiasi.
Inizia per scelta oppure per caso.
Viene alla luce sotto i migliori auspici o facendosi strada come erba tra le crepe dell’asfalto.
Ultime spiagge, tuffi nel vuoto, rinascite.
Un filo si dipana tra i saliscendi dei sentieri, si distende nelle pianure e tra i campi di grano.
Caldi pomeriggi d’estate, terra brulla sotto i piedi.
Sogni d’acqua fresca, che sgorga da una fonte, a lato della strada.
Si intreccia, il filo, con altri, dipanati fino a qui, iniziati chissà dove.
Fili che si mischiano e danno vita a tessuti variopinti di storie.
Fin che scende, morbida, la sera. L’orizzonte è un luminoso campo di stelle.
Alto è il campanile che, come faro sulla costa, indica la meta, il punto di arrivo.
Altre volte è l’oceano a dire che non c’è più terra da camminare.
Filo che si annoda più volte su di sé, per conservare un ricordo indelebile.
Percorrerai altre strade fin dove possono le tue gambe.
Porterai per sempre in te la memoria di un lungo cammino.


Daniele Ceddia
Autore
Mi occupo di educazione. Nel tempo libero scrivo e cammino. Mi piacciono le pause, la cucina, le storie e i silenzi della natura.
Il curriculum dei miei passi
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