27 Agosto 2020
Pale di San Martino, Dolomiti – Giorno 3. Oggi il percorso è diretto all’ultimo rifugio, il Treviso a 1630 metri, e ancora una volta è praticamente tutto in discesa. Inizio a camminare baldanzosa e sorridente vedendo che la strada non presenta difficoltà, ma presto la musica cambia e mi ritrovo a dover passare su alcuni punti scoperti forse anche peggiori di quelli del primo giorno: il cerchio si chiude e a me si chiude lo stomaco. Mi faccio coraggio e, rassicurata un poco dal freddo corrimano di metallo in una mano e dalla stretta tenace di Daniele nell’altra, convincendomi che alla mia destra (o alla mia sinistra, a seconda) c’è un bel prato fiorito e accogliente invece che uno strapiombo assassino, proseguo.
Finalmente arriviamo a valle, dove attraversiamo boschi di conifere tra sentieri di terra e sassi. Incontriamo una coppia di fiorentini, marito e moglie + cane, molto affabile, con la quale scambiamo quattro chiacchiere e che si aggiunge all’elenco di gente simpatica e civile con cui abbiamo interagito in questi giorni. Ho l’impressione che le persone che frequentano l’alta montagna siano un po’speciali perché, al contrario del mare che promette, per lo più, una vacanza comoda e rilassata adatta a tutti, i monti non sono di “bocca buona” e selezionano con cura i loro ospiti.
La via si allarga, diventa addirittura carrabile e ci conduce fino alla malga Canali a 1200 metri, dove giungiamo verso l’ora di pranzo.

Malga Canali. Pale di San Martino, Dolomiti
C’è parecchia gente qui a degustare le bontà della montagna e a noi sembra di essere tornati nella civiltà. Consumiamo velocemente quelle quattro cose che ci siamo portati dietro (un pezzetto di formaggio, del pane, frutta secca e barrette ai cereali), poi io faccio un giro di ricognizione e a un certo punto mi si allarga il cuore. C’è un piccolo recinto con delle cucce e una decina di cagnolini (probabilmente futuri cani pastori) che giocano tra loro, palle di pelo meravigliose che mi attraggono come calamite. Un bambino scavalca la recinzione e mi porge un cucciolo, lo prendo senza esitazione e, felice, corro via con il mio trofeo vivente tra le braccia. In breve si forma un crocchio di gente attorno a me che intona un coro di “Oooooh che dolce… Oooooh che bellino…” e io mi sento orgogliosa come se fosse il mio bebè. A malincuore lo restituisco al bimbo che me lo aveva “offerto” e riprendo con Daniele (e Alessandro, che abbiamo incontrato alla malga) il cammino.



Percorriamo una strada carrabile, prima molto ampia, in salita e sotto il sole cocente, poi più stretta, quasi in piano e riparata dagli alberi; alla nostra sinistra si snoda l’ampio e candido letto di un fiume, adesso quasi completamente in secca. L’ultimo pezzo del percorso è fortemente in salita ma il tratto non è molto lungo e la fatica quasi non la sento. Il paesaggio arido di roccia a cui io, che non avevo mai avuto esperienze in alta quota, non ero avvezza prima di questa esperienza, è oramai un ricordo e al suo posto è tornato l’ambiente familiare del bosco. Provo un pizzico di nostalgia per una dimensione irreale e sospesa, quasi magnetica: per certi versi un’atmosfera che mi ricorda il periodo recentissimo di quarantena dovuto all’emergenza Coronavirus, quando un incantesimo aveva addormentato le città di tutta Italia.
Arriviamo al Treviso al termine di un’irta salita con degli scalini e ad accoglierci c’è una sorta di altarino con le foto di persone (per lo più giovani) morte su queste montagne. Un simpatico benvenuto che, per fortuna, non è stato piazzato all’ingresso del primo rifugio! Trascorriamo piacevolmente la serata assieme ad Alessandro che oramai è diventato il nostro compagno di avventura, infine ci corichiamo salutandoci con un “a domani pomeriggio”. Per l’ultima tappa, lunga e impegnativa, abbiamo deciso infatti di separarci: Daniele la farà a piedi assieme ad altri ospiti del rifugio, io e Alessandro prenderemo l’autobus che ci riporterà a San Martino.
Pale di San Martino, Dolomiti : Giorno 1
Pale di San Martino, Dolomiti : Giorno 2
Pale di San Martino, Dolomiti : Continua al Giorno 4
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