Pellegrini a Santiago: i dati del 2019.
Ecco il numero di persone che si sono recate a Santiago de Compostela percorrendo il Cammino a piedi o in bicicletta nel 2019 ha visto un ulteriore aumento rispetto all’anno precedente. I dati forniti dall’Oficina del Peregrino di Santiago parlano di:
un incremento del 6% e di un numero di arrivi pari a 347.062 nel 2019
Pellegrini a Santiago dal 1972 ad oggi:
Fonte: Oficina del Peregrino di Santiago de Compostela
ANNO | N° ARRIVI |
1972 | 67 |
1973 | 37 |
1974 | 108 |
1975 | 74 |
1976 | 243 |
1977 | 31 |
1978 | 13 |
1979 | 231 |
1980 | 209 |
1981 | 299 |
1982 | 1.868 |
1983 | 146 |
1984 | 423 |
1985 | 690 |
1986 | 1.801 |
1987 | 2.905 |
1988 | 3.501 |
1989 | 5.760 |
1990 | 4.918 |
1991 | 7.274 |
ANNO | N° ARRIVI |
1992 | 9.764 |
1993 | 99.436 |
1994 | 15.863 |
1995 | 19.821 |
1996 | 23.218 |
1997 | 25.179 |
1998 | 30.126 |
1999 | 154.613 |
2000 | 55.004 |
2001 | 61.418 |
2002 | 68.952 |
2003 | 74.614 |
2004 | 179.891 |
2005 | 93.929 |
2006 | 101.189 |
2007 | 114.466 |
2008 | 125.758 |
2009 | 147.467 |
2010 | 272.417 |
2011 | 183.378 |
ANNO | N°ARRIVI |
2012 | 192.458 |
2013 | 215.879 |
2014 | 237.882 |
2015 | 262.447 |
2016 | 277.854 |
2017 | 301.036 |
2018 | 327.378 |
2019 | 347.062 |
2020 | ?? |
2021 | Giubileo |
I dati sono da leggere e da interpretare con attenzione per comprendere meglio il fenomeno e, di conseguenza, la sua evoluzione e trasformazione. L’esperienza del Cammino viene divulgata in maniera sempre maggiore anche e soprattutto attraverso le reti sociali che contribuiscono a darne diffusione globale. Sarebbe interessante approfondire accuratamente quali siano, tra i pellegrini, le motivazioni che spingono gli stessi a intraprendere un’esperienza di questo tipo. Un’esperienza, appunto.
Il turismo è cambiato.
Non si cerca più una destinazione ma un’esperienza. Questo è ciò che un percorso a piedi tra borghi, città, paesaggi e persone può offrire. L’economicità di un viaggio di questo tipo incoraggia. La ricerca di una dimensione più umana, estranea alle formalità e agli status sociali, il desiderio “dell’ossigeno” che manca nella società frenetica e sclerotizzata in cui viviamo, rappresenta la motivazione di molti. Il Cammino diventa spesso un modo per recuperare il proprio rapporto con il tempo, con il mondo esterno e con sé stessi. Si può ancora parlare di fede, di motivazioni religiose in un fenomeno di massa quale è il Cammino di Santiago? Probabilmente per molti la motivazione religiosa è un elemento importante se non quello principale.
Dalle prime frecce gialle ad oggi
L’aumento progressivo e costante negli ultimi 30 anni delle presenze sul Cammino è stato favorito anche dalla nascita e dalla disposizione pubblica e privata di una capillare rete di servizi e strutture utili a rendere l’esperienza del Cammino sempre più alla portata di chiunque. Dagli albori delle prime frecce gialle tracciate dal parroco di O’Cebreiro Elías Valiña durante gli anni ’80, si assiste oggi al proliferare di agenzie che organizzano cammini guidati, servizi di trasporto zaini, furgoni di appoggio. Strade larghe e di facile percorrenza hanno, in qualche caso, rimpiazzato gli antichi sentieri storici.
Fiorisce il settore dell’accoglienza e della ristorazione: albergue municipali, B&B privati, hotel e ogni altro servizio utile a sostenere gli sforzi dei pellegrini. Spesso anche a evitarli del tutto fornendo molti dei confort di cui si dispone a casa. Se da una parte l’esperienza del Cammino è diventata accessibile a un numero sempre maggiore di individui, dall’altra, soprattutto negli ultimi 100km, si può avvertire la sensazione che un po’ dello spirito che animava il Cammino anche solo 20 anni prima, sia andato perso. Spirito che si può comunque incontrare ancora sui percorsi meno trafficati e un po’ più distanti da Santiago, magari sui Pirenei oppure tra i campi di grano delle Mesetas o su percorsi alternativi non ancora massificati come ad esempio il Camino Olvidado, quello del Nord, la Via della Plata e innumerevoli altri.

Pellegrini a Santiago: i dati del 2019
I dati dei Pellegrini a Santiago del 2019 ci parlano di un incremento del numero dei pellegrini e nello stesso tempo di una diminuzione del numero dei chilometri che ognuno percorre. Quasi il 40% dei camminatori arrivati a Santiago nel 2018 hanno percorso gli ultimi 100 Km, mentre la lunghezza media percorsa dai pellegrini è stata di 315 Km contro i 476 Km che si percorrevano in media nel 2006. Identificare i tratti del cambiamento è una questione complessa che necessita di ben altri approfondimenti e analisi. Sicuramente è un cambiamento che non appartiene unicamente al Cammino quanto piuttosto alla società, all’individuo, al mondo in generale. Così è il Cammino di oggi, diverso da quello di ieri e molto probabilmente anche da quello di domani.
Il 75% dei pellegrini (240.000 circa) arriva a Santiago tra giugno e settembre
Fonte: Terre di Mezzo Editore
Media chilometri percorsi verso Santiago
2006 > 472 Km
2018 > 315 Km
Credo che vi siano tanti modi di vivere il Cammino quante le persone a percorrerlo. E’ un dato di fatto, però, che gli amanti delle distese sconfinate, dei silenzi dei campi, della contemplazione e i pellegrini della “prima ora” (pre 2000), provino spesso una certa insofferenza lungo i tratti più affollati del Cammino Francese. Molti di questi si dirigono e indirizzano verso altri sentieri più solitari e forse più autentici. Come esploratori e pionieri hanno guardato altrove andando a donare nuova vita a vecchie strade abbandonate, a luoghi destinati all’oblio. Questo è stato vero in Spagna così come in Italia.
Pellegrini italiani i più numerosi
Anche per il 2019, così come per il 2018, il numero dei pellegrini italiani è il più alto nella tabella dei luoghi di provenienza, secondo solo a quello dei pellegrini spagnoli.
Il fenomeno del cammino lungo è fiorito anche sui sentieri del nostro paese da più di una decina di anni ormai e continua a crescere anno dopo anno. La verità è che in montagna e sui sentieri ci siamo sempre andati. Il CAI, gli appassionati, le associazioni e gli enti locati si occupano da tempo immemore di curare ed effettuare la manutenzione delle migliaia di sentieri che attraversano tutte le regioni d’Italia. Nuovo senso e nuovi significati animano spesso chi li percorre oggi.
Il senso sta nel modo in cui si cammina
Camminare, anche in montagna, non è più solo attività sportiva, agonistica o salutista. Diventa cultura, esperienza, modo per conoscere il territorio, i suoi costumi, i luoghi e il paesaggio.
Amministrazioni e politiche locali e governative hanno iniziato a riconoscere il valore delle esperienze “lente” che siano a piedi o in bicicletta. Valore che è sociale, culturale, politico e soprattutto economico. Il passaggio di un Cammino può rigenerare un territorio riportandolo in vita, scongiurandone l’abbandono, valorizzandone il patrimonio culturale nel senso più ampio. Tradizioni popolari e culinarie, arte, usi, costumi, società, paesaggio. Patrimonio che è la vera e più autentica ricchezza dell’Italia, paese che di questi beni è miniera a cielo aperto.



Il tema dell’ambiente è diventato, in molti paesi occidentali, di grande attualità negli ultimi anni e lo sarà sempre di più nei prossimi. Ecco che la scelta del camminare e vivere per qualche settimana in profondo contatto con la natura e il paesaggio si arricchirà di ulteriori motivazioni ispirate dalla “rivoluzione ambientale” (se ci sarà). Per i lunghi cammini si prospetta un futuro felice. In quale altro ambito se non nel meraviglioso territorio d’Italia sarebbe più opportuno investire?



Daniele Ceddia
Autore
Mi occupo di educazione. Nel tempo libero scrivo e cammino. Mi piacciono le pause, la cucina, le storie e i silenzi della natura.
Il curriculum dei miei passi



Il prossimo anno tocca anche a me
Bello! Quale Cammino farai ?
Avendo un barboncino toy ( la musa del mio blog😊) non credo di riuscire a fare tutto il cammino di Santiago… cmq lei è abituata a viaggiare e cammina più di me… vedremo con la mia compagna cosa fare!