Prestiti Letterari
Camminare è una pratica che si rinnova da secoli accompagnando la storia del pensiero, del paesaggio e dei costumi. Dai filosofi peripatetici ai giorni nostri il camminare è stato fonte e ispirazione per la riflessione, la poesia e la scrittura. Qualcuno ha descritto le proprie passeggiate in forma di narrazione o prosa, altri hanno elaborato le proprie teorie camminando. Prendiamo qui, in prestito, le parole di altri, quelle che ci hanno ispirato e che sono entrate a fare parte del nostro modo di camminare. Prestiti letterari utili ad ispirare, fare da guida, dare una connotazione e un senso ai passi: da Rousseau a Nietzsche a Rimbaud, da Demetrio a Le Breton, Hessel, Wordsworth, Whitman, Stevenson, Herzon, Thoreau e molti altri.
Insicurezza – Erling Kagge
Per sei anni ho fatto solo camminate molto lunghe. Ho raggiunto il Polo Nord, il Polo Sud e la vetta dell’Everest. Anche gli scalatori camminano. Dapprima in montagna, poi tra burroni scoscesi. Avevo venticinque anni quando ho cominciato e trentuno…
Perdersi – Erling Kagge
Può sembrare esagerato suggerire a qualcuno di prendere la strada sbagliata, o di perdersi, ma può essere anche un buon consiglio. Quelle camminate me le ricordo bene. Nell’autunno del 1987 percorrevo con la mia ragazza il versante destro dello Jotunheimen…
Fulgore invernale – H. Hesse
Erano ormai quattro notti e tre giorni che la neve cadeva senza sosta, una buona neve, a piccoli fiocchi e resistente, che nel corso dell’ultima notte era congelata e diventata dura come vetro. Chi non aveva spazzato e spalato ogni…
Azzurra lontananza – H. Hesse
Negli anni della mia giovinezza mi sono trovato spesso, da solo, in alta montagna; i miei occhi indugiavano a lungo in lontananza, sui vapori trasfigurati delle ultime alture dietro le quali il mondo naufragava in una profonda azzurra bellezza. Tutto…
I luoghi raccontano – D. Cellini
I luoghi raccontano, a voce alta, o sottovoce, la loro storia. […] Le loro essenze si respirano appena li attraversiamo, o se vi sostiamo, o se decidiamo di fermarci lì per un po’. […] E’ possibile sentire e percepire l’atmosfera…
Silenzi – F. Gros
Poiché esistono tante solitudini, esistono tanti silenzi. Si cammina sempre in silenzio. Certo, da principio – non appena si lasciano le vie, le strade, gli spazi pubblici (tutta quella velocità, quei colpi: il calpestio di migliaia di passi, la confusione…
Voltandomi indietro – P. Roth
«Oggi, ogni tanto, voltandomi indietro, ripenso alla mia vita come un lungo discorso che ho ascoltato. La retorica a volte è originale, a volte piacevole, a volte inconsistente (il discorso dell’incognito) a volte maniacale, a volte pratica, a volte come…
La bellezza del camminare
Quale viaggio è più autentico del Cammino a piedi? Chi decide di camminare si abbandona alla libertà, s’inoltra nell’aperto. Lascia la fissità ammaliante dello schermo, interrompe l’artificiosa immobilità cui è consegnata oggi la condizione umana per scegliere quel gesto così…
Per scrivere poesia – R. M. Rilke
«Bisognerebbe saper attendere e raccogliere, per una vita intera e possibilmente lunga, senso e dolcezza, e poi, proprio alla fine, si potrebbero forse scrivere dieci righe valide. Perché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si acquistano…
Camminare non è uno sport – F. Gros
Camminare non è uno sport. Lo sport è una faccenda di tecniche e di regole, di risultati e di competizione, che richiede un lungo apprendistato : conoscere le posizioni, introiettare i gesti corretti. E poi vengono, molto dopo, l’improvvisazione e…