DIARIO DI VALERIA
Data: 22 giugno 2019
Giorno di cammino: 2°
Tappa: Pieve a Pitiana – Prato di Strada
Km percorsi oggi: 26.7 Km
Km in totale 54.6 Km
Sto sognando di essere seduta comodamente dentro a un treno quando vengo svegliata da Daniele: sono le sette e mezza, dobbiamo andare! Abbandono a malincuore il mio comodo mezzo di locomozione onirico e incomincio il mio secondo giorno di cammino.
La strada è una salita non da poco ma, a differenza di ieri, non c’è il sole a cuocerci la testa. Il cielo è grigio, minaccia pioggia (la notte effettivamente ha già piovuto), ma a me pare un tempo splendido. Avanziamo un bosco dopo l’altro e io respiro a pieni polmoni i profumi della natura e l’umidità, che mi dà un senso delizioso di freschezza e pulizia. Scopro anche che con in mano la bacchetta da passeggio si fa meno fatica (avevo sempre pensato che le bacchette fossero uno scomodo “cianfero”), così ne frego una a Daniele e vado su baldanzosa.

Tappa 2: Pieve a Pitiana – Prato di Strada
Al momento buono, proprio quando cominciavo ad averne abbastanza della salita, raggiungiamo la cima e poi da là tutto in piano fino al monastero di Vallombrosa. Entriamo nella “farmacia” dove i monaci vendono i loro prodotti e facciamo una rapida visita alla chiesa, mentre continua a ronzarmi nella testa il nome di Vallombrosa. Ma dove l’ho già sentito? A un tratto, ecco che la mia domanda trova risposta in un’insegna di marmo con una citazione di Ludovico Ariosto. Ecco chi menzionò questa “badia ricca e bella” (cit., per l’appunto): l’autore che, all’università, ho amato a tal punto da sceglierlo per la tesi della triennale! Sono quasi emozionata perché se c’è una cosa che mi rende un luogo affascinante, è quando posso collegarlo alle letture che più mi hanno appassionata.



Proseguiamo su una lunga strada asfaltata immersa nel verde dei boschi e comincia a piovigginare. Udiamo il rumore dei tuoni e io provo un misto di eccitazione e di timore. Cosa succederebbe se ci sorprendesse un acquazzone? Ai lati della strada diversi alberi sono precipitati, forse proprio a causa di violenti piogge: può darsi che qualche albero fosse caduto anche sulla strada, per poi essere rimosso per non ostacolare il traffico. M’immagino i discorsi delle persone dopo la mia dipartita: “Poverina…così giovane…Avrebbe compiuto 36 anni il mese successivo…” Poi però penso che proprio ieri siamo entrati nel mio segno, il Cancro, e che dunque sono protetta dalle stelle.



Via Ghibellina: Pieve a Pitiana – Prato di Strada
Quando si è in Cammino è facile provare, almeno una volta al giorno, un momento di sconforto, piccolo o grande che sia. Oggi io e Daniele l’abbiamo provato quando ci siamo resi conto che non ce l’avremmo fatta a raggiungere la meta prefissata, cioè Poppi. Erano le sei e mezza di sera, eravamo stanchi e mancavano ancora due ore di cammino. Un lieve screzio mi ha fatto capire che eravamo entrambi nervosi e provati e che dunque era meglio se ci fermavamo. Devo dirmi brava da sola, perché mai decisione fu più azzeccata: abbiamo chiesto ospitalità ad una suora incontrata poco prima, assicurandoci un lauto e gustoso pasto e una stanzetta doppia presso l’accoglienza delle Orsoline.
Con buona pace di Daniele che, fosse stato solo, avrebbe proseguito imperterrito fino alla meta. Come compagni di viaggio (e di vita) funzioniamo bene proprio perché ci completiamo: io stempero la sua ansia prestazionale, lui mi spinge a compiere imprese che, altrimenti, non avrei mai intrapreso.



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