[25 luglio 2018 – 47° giorno] Percorsi oggi: 37.6 Km, in totale 1465.8 Km
Grandi nubi scure nascondono la discesa del sole in mare. Lo scenario è di una bellezza selvaggia ed estrema. Resto ad ammirare l’immensità e la grandezza di questa natura mentre attendo il calare di questo ultimo giorno. Respiro
25 luglio 2018
A Muxia non è canto del gallo a svegliarti ma i richiami dei gabbiani che popolano a centinaia i tetti delle case, il porto e il colle di granito dietro al quale, al riparo dai venti oceanici, sorge la città. Alle 7.00 inizio molto lentamente a prepararmi, mi dilungo un po’. Nell’ostello Delfin fa calduccio, fuori, invece, c’è vento forte e nuvoloni neri che minacciano pioggia. Tutto ciò non aiuta. Alla fine mi decido e vado ad affrontare il mio ultimo giorno di Cammino. Sono le 10 circa. Pochi km e, passata la Playa de Lourido, mi trovo davanti al Monte Facho. Si inizia a salire e in breve si passa dal livello del mare a quasi 400 m di altitudine, una salita notevole.
Il monte è immerso nella nebbia o bruma o foschia o qualsiasi cosa sia questa massa di aria densa e umida che si appiccica alla vegetazione. La visuale azzerata, l’atmosfera ovattata e misteriosa. Ogni tanto intravedo forme avvicinarsi. Escono dalla nebbia come dalle quinte di un teatro. Sono altri umani che camminano in direzione opposta. È confortante incontrarsi, salutarsi e scambiare due parole.
Supero il monte e con esso anche le nubi. Il cielo si rasserena, arrivo a Lires che c’è il sole. Pranzo nello stesso parchetto dell’anno scorso col cibo comprato il giorno prima: pane, salame, formaggio e frutta. Cammino il resto del pomeriggio per la costa, bellissima e selvaggia. Spiagge bianche appaiono dal nulla tra le scogliere. Mi ricordano alcuni scenari incontrati sul Cammino del Nord.
Sono le 18.00 circa quando arrivo a Finisterrae.
È molto emozionante finire i km, mi torna alla mente il giorno in cui ho cominciato a camminare, tutta la strada che avevo davanti e che stava per concludersi proprio qui, adesso.
La stessa emozione che ho provato arrivando a Santiago, se non maggiore. Alle 21.00 mi incammino per il faro che dista 3 km dalla città, come vuole la tradizione. Grandi nubi scure nascondono la discesa del sole in mare. Lo scenario è di una bellezza selvaggia ed estrema. Resto ad ammirare l’immensità e la grandezza di questa natura mentre attendo il calare di questo ultimo giorno. Respiro. Nel buio completo mi avvio dal faro verso la città, percorrendo i miei primi 3 km in direzione opposta. Verso casa.
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