[3 luglio 2018 – 5° giorno] Percorsi oggi: 28.9 Km, in totale: 132.5 Km
Non sapevo nulla di questo luogo e la sorpresa è stata grande. Coimbra mi è sembrata subito bellissima
3 luglio 2018
Nonostante abbia dormito di gusto, la mattina mi sveglio piuttosto assonnata. Come mi piacerebbe restare nel letto…Ma il cammino (e Daniele) mi chiama! Attraversiamo una zona molto bella, fatta di colline verdeggianti. Potrebbe ricordare un po’ la Toscana, se non che per chilometri non si vede traccia umana e non mi pare che dalle mie parti ci siano luoghi così incontaminati. Qui non una strada, non una casa, non un pilone della luce…Niente, solo verde. Io e Daniele scherziamo sul fatto che, forse, come nel film “Non ci resta che piangere”, un cortocircuito temporale ci ha portati indietro nei secoli.
A un certo punto ecco una casetta isolata, poi qualche altra ancora e finalmente un paesino. Qui le abitazioni sono più moderne e in ordine che in altri villaggi dove siamo passati, meno scrostature alle pareti e più giardinetti con il prato curato e cespugli di fiori variopinti. I fiori coltivati sono una costante in Portogallo: i giardini traboccano soprattutto di rose, ma non mancano cascate di buganville dal colore fucsia acceso e mille altre meravigliose varietà. Il villaggio ha segnato un discrimine fra la zona selvaggia e quella “civilizzata”: siamo ritornati nella nostra epoca e ora attraversiamo un campo coltivato dopo l’altro. Ed ecco che, dall’alto e in lontananza, ci appare Coimbra in tutto il suo splendore. Mi fanno parecchio male i piedi, ma stringo i denti e proseguo: non vedo l’ora di entrare in città! Non sapevo nulla di questo luogo e la sorpresa è stata grande. Dopo piccoli centri e zone selvagge, mi ha fatto piacere mettere di nuovo piede in una città vera e propria, con tanto di università. Coimbra mi è sembrata subito bellissima e non tanto diversa da Lisbona (che mi è rimasta nel cuore): attraversata da un fiume, con palazzi eleganti e casette pittoresche e con una parte che si snoda su di un’altura.
In Italia la zona “bassa” delle città è spesso moderna e anonima, mentre il bello viene “in alto” (penso ad esempio a Bergamo). Qui a Coimbra invece tutto mi sembra meritevole di una visita. La giornata si conclude con un’ottima cena al ristorante a base di zuppa, salmone (una costante per me in Portogallo!) e verdure e un breve giretto per le viuzze affascinanti dei dintorni. Mi sento sempre di più un “topo di città”!
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