[6 luglio 2018 – 8° giorno] Percorsi oggi: 19.3 Km, in totale: 181.1 Km
Le abitazioni adesso hanno quasi tutte un aspetto recente e ordinato, mentre nei giorni precedenti vedevamo soprattutto catapecchie costruite chissà quando. Come se il tempo proseguisse assieme a noi
6 luglio 2018
Stamattina mi sveglio, controllo l’orologio e…le 8 e un quarto?!? Sveglio Daniele e gli comunico l’ora, lui mi risponde: “Ma va là”, poi verifica lui stesso e schizza fuori dal letto in preda al panico. Per fortuna si rasserena velocemente e così, tra un gingillamento e un altro, cominciamo a camminare all’alba delle 10:20. Daniele non lo dà a vedere, ma secondo me gli girano parecchio le scatole. Io sono tranquillissima e ascolto per un bel po’ la musica con gli auricolari. Camminare con le canzoni preferite nelle orecchie ha per me un duplice effetto: mi dà vigore come se avessi assunto il doping e rende più bello e ricco di significato ciò che mi circonda. Le colline sono più verdi, le case più particolari, la mia marcia è ricca di pathos e ha un che di trionfale. Arriviamo in una cittadina abbastanza graziosa proprio durante lo svolgimento del “festival dello spaventapasseri”, per il quale sui balconi delle case sono stati sistemati innumerevoli omini e donnine di paglia abbigliati in abiti contadini. Dopo la notte nel vecchio mulino immerso nel bosco mi sono ritrovata in una cittadina abitata da spaventapasseri e tutto ciò mi fa sentire come in una fiaba.

Arriva l’ora del pranzo e ci fermiamo in un ristorantino senza troppe pretese, ordino della carne di maiale grigliata con un’insalata e mi lecco i baffi da quanto è buona. L’ho sempre detto che i ristoranti apparentemente modesti, spesso riservano ottime sorprese! Oggi il nostro cammino si svolge meno nella natura e più nella civiltà, infatti attraversiamo soprattutto paesini e cittadine. È curioso constatare che, più andiamo avanti, e maggiormente la modernità avanza. Le abitazioni adesso hanno quasi tutte un aspetto recente e ordinato, mentre nei giorni precedenti vedevamo soprattutto catapecchie costruite chissà quando. Come se il tempo proseguisse assieme a noi. Giungiamo infine a una cittadina nemmeno poi tanto ina, con tanto di centro commerciale e una piazza con mega schermo dove viene trasmessa la partita.

Daniele mi comunica che il paese successivo dove poter passare la notte è dopo altri 19 km, così decidiamo senza indugio di fermarci qui. Mai e poi mai avrei creduto di poter pensare: “Porca miseria, 19,3 km e siamo già arrivati? Proprio ora che ho finito di fare riscaldamento!”
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