[4 luglio 2018 – 6° giorno] Percorsi oggi: 0 Km, in totale: 132.5 Km
+ 48 Km in treno
Mi sposto nella parte alta della città scortata da una ragazza gentile a cui ho chiesto indicazioni: qui è situata l’università, una delle più antiche d’Europa (fondata nel 1290)
4 luglio 2018
Mentre Daniele scarpina verso una cittadina chiamata Agueda, io mi visito Coimbra. Non potevo perdermi la scoperta di questa bella città! Giungo alla chiesa di Santa Cruz, nella piazza centrale, che ha un meraviglioso portone di marmo riccamente lavorato. Ma il vero stupore arriva quando entro e mi accorgo che le pareti laterali sono ricoperte di azulejos bianchi e azzurri, raffiguranti ovviamente scene religiose. Assolutamente strepitosi!

Mi dicono che la chiesa fa parte di un monastero, appunto il monastero di Santa Croce, dove Sant’Antonio da Lisbona ebbe la sua formazione intellettuale e spirituale. Pago il biglietto e, da un ingresso laterale della chiesa, mi addentro in vari ambienti che sono un tripudio dello stile barocco e di reliquie: la sacrestia, il museo di arte sacra, la sala capitolare, il santuario, il coro e le tombe. Potrei scrivere interi capitoli su ogni ambiente, ma mi limiterò a ricordare quello più sobrio, e per me più affascinante, che non ho ancora menzionato: il chiostro, giustamente uno dei più famosi chiostri portoghesi, in stile manuelino. L’incanto è dato dall’armonia delle volte eleganti con decorazioni naturalistiche e dagli immancabili azulejos che impreziosiscono le pareti. Al centro, un prato verdeggiante dove spicca una fontana di marmo bianco completa la bellezza del luogo.

Mi sposto nella parte alta della città scortata da una ragazza gentile a cui ho chiesto indicazioni: qui è situata l’università, la più antica del Portogallo e una delle più antiche d’Europa (fu fondata nel 1290). Per alcuni secoli si spostò tra Lisbona e Coimbra, fino a stabilirsi definitivamente a Coimbra nel 1537 in quello che era l’antico palazzo reale medievale. Gli studenti sono “osservati” dall’alto da una famosa torre, simbolo della città, che è visibile da ogni punto di Coimbra. Mi ha colpito trovare elementi eterogenei raccolti in questo “microcosmo” della cultura: gli edifici reali medievali e due belle chiese antiche e gli edifici della facoltà, dall’architettura geometrica di impronta tipicamente…fascista! Bizzarro, vero? Ultima tappa, le rovine del monastero vecchio di Santa Clara risalente al XIII secolo. Delle rovine particolari perché, a vederla dall’esterno, la chiesa potrebbe sembrare agibile e ancora in uso, mentre in realtà è un edificio “fantasma” e in cui, oltretutto, non credo che vi si possa accedere. L’ho ammirata da lontano e mi è sembrato uno di quegli scavi archeologici di epoca romana di cui è disseminata la nostra capitale.

Finita la visita ho preso il treno e, dopo qualche peripezia, ho raggiunto Daniele in una cittadina chiamata Agueda. Al mio arrivo una brutta sorpresa: si dorme in camerata! (io ODIO le camerate) Ma questa è un’altra storia…
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