[28 giugno 2018 – 20° giorno] Percorsi oggi: 34 Km, in totale 742 Km
La campagna, qui, è animata, ricca e molto differente da quella desolata in Andalucìa e da quella arida del Basso Alentejo
28 giugno 2018
Consiglio a chi passa di qui di pernottare presso Santarem Hostel che è stato probabilmente l’alloggio migliore in cui sono stato. Un’enorme casa in stile portoghese, arredata con molto gusto e pulitissima. L’hospitalero mi ha anche fatto trovare la colazione pronta alle 6.00 del mattino. La giornata inizia ufficialmente dopo il primo caffè, preso nel primo bar che incontro sulla strada. Il barista è un grande amante dell’Italia dove si reca spesso in vacanza. Mi regala un dolce mentre esco, la cosa mi rallegra molto. Sceso dal colle sul quale sorge Santarem per un sentiero che costeggia le mura della città, la via prosegue per i campi coltivati. Distese di vite, mais, pomodori, qualche girasole fanno da cornice al mio camminare. La campagna, qui, è molto animata. Ci sono trattori che vanno e vengono, pick up, braccianti che lavorano la terra. Un paesaggio vivo, di un verde intenso e rigoglioso, reso tale dall’abbondante presenza di acqua che il fiume Tejo, i suoi affluenti e la rete di canali, forniscono a questa zona. Una campagna ricca e molto differente da quella desolata che ho attraversato in Andalucìa e anche da quella arida del Basso Alentejo.

La giornata scivola via così, tra strade bianche e campi. Nei 34 km attraverso un solo abitato, Azinhaga, dove mi fermo a pranzare. Pochi km dopo arrivo a Golegã, capitale del cavallo, così dice il cartello di benvenuto alle porte della città. Di cavalli però non ho avuto l’occasione di vederne molti perché poi è arrivata Valeria e siamo andati in giro per il centro e quindi a mangiare in una locanda. Lei ha preso uno dei suoi piatti preferiti, salmone grigliato, e le è piaciuto tantissimo. Da domani cammineremo insieme!

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