[6 luglio 2018 – 28° giorno] Percorsi oggi: 19.3 Km, in totale 1002.3 Km
Alloggiamo in una pensione dal sapore vintage che sembra appena uscita dagli anni ’80. Da su una piazza che contiene tanto di tribune e maxischermo dove si proiettano le partite dei mondiali di calcio
6 luglio 2018
Sento una voce che mi chiama. Non è la Madonna di Fatima ma Valeria che mi dice che sono le 8:00 passate. Mi alzo di scatto incredulo, controllo l’orologio. La sveglia ha suonato e io non l’ho sentita. Mi preparo in pochi minuti come fossi in ritardo per andare al lavoro poi però mi ricordo che non ci devo andare, allora vado a fare il caffè. Poi mi siedo su di un muretto a scrivere, un po’ rassegnato. Noto che abbiamo la tendenza a partire ogni giorno un po’ più tardi. Siamo passati dalle 8.15 di 6 giorni fa, alle 10.30 di oggi. Camminiamo con un buon passo e senza fermarci fino ad Oliveira de Azemeis, che sono quasi 10 km.
Siamo in una sorta di campagna che possiede i tratti delle zone di provincia. A me ricorda il Lodigiano o l’Alta Brianza. Aree rurali con molte cascine fatte in pietra, qualche campo coltivato, schiere di villette a schiera, strade lastricate di sanpietrini che qui in Portogallo sono molto utilizzati, anche più dell’asfalto. Io li adoro.

Ad Olivera de Azemais pranziamo poi continuiamo per altri 9 km fino a São João da Madeira che invece mi ricorda un po’ Sesto San Giovanni dove sono nato e cresciuto. Qualche fabbrica in periferia poi palazzoni squadrati di edilizia residenziale, fino ad arrivare in centro. Ecco, se Sesto è chiamata anche “la Piccola Manchester” (oltre che “Stalingrado d’Italia”), São João potrebbe essere chiamata “la piccola Sesto”. Sono già le 16.00 quindi decidiamo di fermarci qui, anche perché, se avessimo voluto proseguire, ci sarebbero stati altri 19 km fino al prossimo Albergue. Alloggiamo in una pensione dal sapore vintage che sembra appena uscita dagli anni ’80.
Da su una piazza che contiene tanto di tribune e maxischermo dove si proiettano le partite dei mondiali di calcio.
Ceniamo presto, in un ristorante trovato per caso, assaggiamo la nostra prima francesinha. Eccellente!

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