[18 luglio 2018 – 40° giorno] Percorsi oggi: 25 Km, in totale 1311.9 Km
Concha mi fa tornare in mente quelle persone genuine che popolavano il Cammino 20 anni fa, quando il business non era ancora arrivato. Ci regala pomodori del suo orto e anguria ma soprattutto ci accoglie in maniera autentica e per passione
18 luglio 2018
Dormire nella suite dell’Albergue de Armenteira ha il grosso vantaggio di avere 1 mq dove poter appoggiare lo zaino e un muretto che separa il proprio letto a castello dalla camerata. Lo svantaggio, invece, è quello di essere di fianco alla porta di uscita. Alle 5.30 i pellegrini più mattinieri vanno e vengono dal bagno e dalla cucina, passando dalla suite. Mi sveglio e mi preparo anche io, poi rimango sui gradini dell’uscita ad aspettare che anche Valeria sia pronta. Non c’è fretta, i km da fare sono pochi. La prima parte del percorso è forse una delle più belle di tutto il Cammino. Entriamo in un fitto bosco. Il sentiero, lì da chissà quanti secoli, costeggia il torrente Armenteira che, dal Monte Castrove, scende fino a valle.
Durante il tragitto, 53 mulini in diversi stadi di conservazione, ne popolano le rive sin dall’Alto Medioevo. Alcuni sono completamente in rovina, altri conservano le 4 mura e al loro interno sono ancora visibili grosse macine di pietra. È presente una fitta rete di piccoli acquedotti e canali, sempre in pietra. L’acqua è una presenza costante insieme alla pietra dei mulini e di alcuni tratti del sentiero.
Il resto è verde. La vegetazione riempie ogni angolo, anche la corteccia degli alberi e i sassi sono coperti da muschio verdissimo che al tatto sembra moquette. Questo tratto bellissimo è anche conosciuto come Ruta da Pedra e da Auga o PR-G 170.
Arriviamo a Ribadumia dove ci rinfocilliamo presso O Chiringo de Concha dove Concha è il diminuitivo di Concepcion, la proprietaria. Di gente come lei ce ne vorrebbe di più.
Mi fa tornare in mente quelle persone genuine che popolavano il Cammino 20 anni fa, quando il business non era ancora arrivato. Ci regala pomodori del suo orto e anguria ma soprattutto ci accoglie in maniera autentica e per passione. La ringraziamo tanto. Il resto della giornata lo passiamo attraversando vigneti di Albariño e Ribeiro, i più apprezzati vini locali. Dopo aver di nuovo raggiunto l’oceano nei pressi di Vilanova de Arousa, procediamo sulla costa per qualche km, fino al paese.
Valeria cena con la spesa del supermercato, io nel ristorante della pensione Brandomin in compagnia di una comitiva di 43 signori 70enni di Valladolid in gita in Galizia. Poi vago per un po’ da solo nel paese, entro in un bar, bevo un orujo de hierbas e buonanotte.
OPPURE
Lascia un feedback